Da sempre il mais è una tipologia di esca particolarmente adatta alla pesca delle carpe. Questo perché, il mais, ha un sacco di aminoacidi altamente attraenti per l’alimentazione delle carpe, ma anche il suo colore, esattamente come le boiles fluo, rappresenta un grande vantaggio se utilizzato sui letti dei laghi dove può essere più evidenziato.

Con questo tipo di esca si riescono a prendere molte carpe e di tutte le dimensioni, ma ti dirò, ci sono anche degli svantaggi nell’utilizzo di questo alimento; principalmente perché non tutti conoscono la giusta preparazione che varia a seconda dell’acqua in cui dobbiamo usarlo.

Ecco perché oggi vorrei parlarti proprio di questo: la giusta preparazione del mais per il tuo carpfishing.

 

I metodi errati per la preparazione del mais

Molte riviste e siti dedicati al carpfishing raccontano vari tipi di cottura di questo alimento che sono quasi sempre sbagliati, per svariati motivi:

  • Lasciar macerare per settimane il mais in acqua e poi bollirlo dà via libera allo sviluppo di colonie batteriche che andranno ad alterare le sostanze nutritive del seme. Con la bollitura si eliminano i batteri, vero, ma anche i sapori.
  • Bollirlo e poi lasciarlo chiuso in un mastello nell’acqua di bollitura per lungo tempo si ottiene lo sviluppo di colonie batteriche facilitate dal fatto che le difese del seme si sono annullate con la bollitura. Anche se utilizzi una chiusura ermetica, perché in questo caso si sviluppano prima i batteri aerobici e poi, una volta finito l’ossigeno, quelli anaerobici.

 

Questi tipi di cottura errata possono portare la carpa ad ammalarsi. Certo, è vero che con questi metodi si attirano molte carpe, complice l’acidità sprigionata nell’area di pastura dal mais, ma l’effetto ha breve durata; le carpe che si nutrono di questo potrebbero andare incontro a problemi seri come infezioni.

La carpa, infatti, non è in grado di metabolizzare del tutto i deteriorati, in più, il suo intestino è immune solo a una parte di batteri, quelli comuni in ambiente acquatico, e, in particolare, quelli di tipo aerobico. La carpa viene attirata dal segnale chimico provocato dall’acidificazione della zona che, però poi, provoca infezioni intestinali.

Se il mais viene mal preparato o è crudo, fermenta nell’intestino del pesce. Quindi, qual è la soluzione migliore? 

Per tutelare la salute delle carpe è opportuno immergere il mais per almeno 48 ore e, se possibile, aggiungere del bicarbonato per facilitarne l’assorbimento del fluido e la digeribilità.

 

Come preparare il mais correttamente

Sono 4 i metodi principali:

  • In ammollo per 24 ore e poi bollito in acqua di ammollo per 5 minuti. Poi si lascia raffreddare e si usa entro 24/48 ore.
  • In ammollo per 48 con bicarbonato, in modo che il mais non perda nessuna delle proprietà originarie e risulta quasi inattaccabile se presentato con una lunga fila di chicchi. Con questo metodo, però, il mais diventa poco attrattivo se utilizzato nelle acque fredde e dove c’è poca competizione alimentare, ed è, quindi, necessaria una pasturazione preventiva basata più sulla costanza che sulla quantità.
  • Il mais scottato, ovvero il mais secco messo in acqua fredda e poi portato a bollitura, successivamente viene spento il fuoco e si lascia in ammollo per 12/24 ore.
  • Con quest’ultimo metodo, invece, si ottiene lo stracotto di mais. Si lascia l’alimento in ammollo per 36/48 ore, si fa bollire per 30 minuti e poi si lascia nuovamente in ammollo. In questo modo il mais ha perso buona parte delle sue proprietà, ma è estremamente digeribile e ricco di amidi vegetali. Questo tipo di preparazione trova il suo utilizzo migliore in assenza di minutaglia, in acque fredde, in posti vergini e come pasturazione di contorno in sessioni veloci, ma come esca è poco resistente e, alla lunga, poco attraente.

 

Sono questi i metodi più sicuri per la preparazione di ottime esche per la buona riuscita della tua battuta di carpfishing. In generale il mais è un tipo di esca polivalente, sia per la pasturazione, sia come innesco con una grande potenzialità attrattiva.

Quando ci si dedica al carpfishing bisogna conoscere alla perfezione il mondo delle carpe, per evitare lesioni al pesce. La carpa non è, infatti, un pesce spazzino o ripulitore, le sue capacità di digerire il cibo in decomposizione sono decisamente inferiori a pesci maggiormente predisposti ad essere detritivori come, ad esempio, gli storioni, i pesci gatto e, poco più delle carpe, i siluri.

Per questo è possibile che, prima delle carpe, arrivino altre specie a di pesce per mangiare l’esca, per questo si utilizza il mais, la più veloce delle esche, che permette un approccio semplice per chi ha a disposizione molto tempo per altre strategie.

 

Quanti tipi di mais esistono in commercio?

  • Il mais tradizionale: questo tipo di mais è più duro e meno dolce, ma molto più economico e non richiede alcuna preparazione.
  • Il mais dolce: è il preferito dagli esperti di carpfishing, perché il colore, il sapore e la consistenza sono molto attraenti per le carpe.

 

Ma, al di là dei tipi di mais, o qualsiasi altra esca, che possiamo trovare in commercio, preparare le boiles da soli, a casa, ha un altro gusto, non è vero?

Per questo ti ho parlato di come preparare delle ottime esche con il mais in casa, e per questo voglio svelarti un altro piccolo segreto.

Per preparare ottime esche come mais, canapa o ceci, utilizzo Dragonboiles, l’unica vera vaporiera adatta alla produzione di esche homemade di altà qualità.
Da quando ho iniziato a utilizzarla, non sono riuscito più a farne a meno: la facilità con cui posso cucinare le mie granaglie senza muovere o mescolare è davvero sorprendente.

La cottura a vapore del sistema Dragonboiles è sempre più in crescita tra i carpfisher che, adesso, non possono più farne a meno, perché anche il risparmio di tempo e la qualità sono una sicurezza di cui non si può fare a meno.

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