Nello scorso articolo abbiamo parlato della nascita del carpfishing e di come questo sport dall’Inghilterra sia arrivato in Italia, evolvendosi nel tempo.
Nello scorso articolo abbiamo parlato della nascita del carpfishing e di come questo sport dall’Inghilterra sia arrivato in Italia, evolvendosi nel tempo. Ma ciò che, forse prima di tutto, dovremmo ben conoscere è la storia, l’anatomia e i movimenti della carpa in sé: ecco perché oggi vorrei parlarti di questo pesce che, per noi amanti, è fondamentale conoscere in tutte le sue sfumature.
Prima di ogni altra cosa, quindi, andiamo a capire da dove proviene la specie della carpa.
Della famiglia dei Ciprinidi, ovvero 2914 specie di pesci d’acqua dolce nativi del Nord America, Africa ed Eurasia, la carpa è originaria dell’Asia Centrale, ma viene allevata anche in Europa, Asia e Medio Oriente.Questo pesce è, infatti, estremamente versatile e può vivere in svariati habitat che però abbiano determinate peculiarità: acque ferme o lentamente fluenti dove ci sia abbondante vegetazione acquatica.
Le carpe si distinguono per alcune particolari caratteristiche come la presenza di quattro baffi, un paio per ogni angolo della bocca, occhi piccoli, labbra spesse, coda biforcuta, pinne seghettate e squame grandi e spesse. Il loro colore è principalmente verde oliva, colore che tuttavia tende a cambiare a seconda del luogo in cui si trovano. Ma ciò che più può interessare noi amanti del carpfishing è la loro corporatura: una carpa può arrivare fino a 1,2 metri di lunghezza e raggiungere i 60 kg di peso.
Ma andiamo a vedere in particolare tutti i tipi di carpe.
● Carpa a specchio: riconoscibile perché non ha molte squame e il colore è tra il grigio e il marroncino. Questo tipo di carpa è considerata, dal carpfisher, decisamente ostile perché eccellente combattente, ma, nonostante questo, è uno dei pesci più ricercati nella pesca.La differenza sostanziale con la carpa comune sta nella sua forma più piena e arrotondata e nell’assenza di squame.
La carpa a specchio si affida ai suoi baffi per sentire i profumi, attratta soprattutto dai sapori forti e di frutta, ma, in generale, si nutre di vermi e insetti oltre che delle piante presenti sul fondo dell’acqua.
● Carpa Koi: la carpa comune addomesticata, particolare per i suoi colori creati grazie ad un allevamento selettivo, dal bianco, al rosso, passando per il blu e il nero. In Natura esistono circa 20 diverse tipologie di carpe koi che possono essere ritrovate in tutti i laghi del mondo.La sua grandezza può arrivare fino a 1 metro di lunghezza, ma le sue dimensioni dipendono molto dalle condizioni di vita, con un’adeguata quantità di cibo e ossigeno e la giusta temperatura.In Giappone, a seconda della tipologia, la Carpa Koi viene considerata simbolo di ricchezza, di prosperità e di amore o anche di successo nella carriera e porta fortuna.Questo pesce è onnivoro e si nutre di diversi tipi di pesce e delle loro uova, di lattuga, anguria e piselli.
● Carpa Cuoio: priva di squame (da cui deriva il suo nome) e ottima combattente, per questo apprezzato in tutta l’Europa e considerata un “fastidio” per i pescatori del Nord America.Le carpe cuoio hanno un corpo considerato “pesante”, ovvero sono dei pesci compressi con una lunga spina dorsale e la schiena inarcata, la testa è piccola e triangolare che si assottiglia sul muso smussato.Il suo colore va dal verde ottone presente sulla parte superiore e bronzo o oro sui lati, mentre il ventre è bianco o giallastro, le pinne gialle, arancione, oro o oliva.Il sistema immunitario delle carpe cuoio è davvero ridotto e questo le rende più vulnerabili ai virus, per questo hanno maggiore probabilità di sopravvivenza in acque con poco ossigeno. In compenso, però, possono resistere anche a temperature intorno ai 35°, e questa loro adattabilità gli permette di dominare molti corsi d’acqua, tra fiumi e laghi, sia naturali che artificiali.Si nutrono di alimenti sia vegetali che animali come insetti acquatici, crostacei e piccoli molluschi.
● Carpa Erbivora o Amur: particolare tipo di pesce originario dell’Asia Orientale e della Siberia, la Carpa Erbivora ha la particolarità di spiccare dei salti spettacolari.Gli esemplari più piccoli si nutrono di invertebrati e crostacei, mentri gli adulti si nutrono della vegetazione acquatica consumando il cibo in quantità equivalente al loro peso.Questa specie si trova particolarmente nei laghi, negli stagni e nelle pozze, preferibilmente in corsi d’acqua pieni di vegetazione.La sua forma è allungata e non presenta barbigli, ha una spina dorsale breve e il suo colore è verde oliva scuro, con un’ombreggiatura brunastro-gialla sui lati, il ventre è bianco e le pinne dorsali e anali sono di un colore molto chiaro.Per quanto riguarda il loro rapporto con l’esca, gli amur sono molto timidi e, quindi, iniziano a mangiare solo dopo aver preso confidenza con l’esca, ma, in generale, sono più facilmente ingannabili da un singolo pezzo di esca piuttosto che da una grande massa.
● Carpa testa grossa: vive sia nei laghi che nei fiumi più profondi, in particolare nel Sud della Cina, proprio questa condizione rende la crescita della popolazione molto veloce.Il suo corpo è più piccolo della carpa comune, il suo nome, dunque, deriva dalle dimensioni della testa sproporzionata rispetto al resto del corpo.Le sue squame, numerose e piccole, sono a scaglie e ricoprono interamente il corpo della carpa testa grossa, mentre la pinna dorsale è stretta e alta collocata vicinissima alle pinne pelviche.Si nutre di zooplancton, vermi, molluschi e insetti, raramente di pesci di piccole dimensioni.
Come possiamo vedere, le carpe non sono tutte uguali. Non la loro forma, non le peculiarità e tantomeno l’alimentazione.
A proposito di alimentazione. La dieta delle carpe varia molto a seconda di ciò che è disponibile nel loro territorio, per questo la cattura delle carpe dipende in larga misura dalle boiles che vengono utilizzate come esca.
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Perché è sempre una questione di gola, anche per le carpe.